Valle Telesina: Casa di Cura, il Prc "interroga" la Regione
Pubblicato il 01-02-2002
Telese Terme/
Specchio, Maranda e
Vetrone chiamano in causa gli assessori Di Lello ed Armato
Casa di Cura: il dibattito si sposta nei palazzi della Regione. I tre
consiglieri regionali del Partito della Rifondazione Comunista, infatti,
ha rivolto all'assessorato ai Lavori Pubblici ed a quello alla Sanità
della Giunta regionale un'interrogazione consiliare "avverso la
realizzazione della Casa di Cura privata per prestazioni in regime di
ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno da parte della
Group Diagnostic Hospital - Società consortile arl - nel territorio di
Telese Terme".
Chiara la premessa da cui prende spunto
l'interrogazione
sottoscritta da Francesco Specchio, Franco Maranda e Raffaele Petrone:
l'ambito territoriale della provincia di Benevento, in cui ricade Telese
(circa 5.000 abitanti) è servito da strutture ospedaliere e da case di
cura pubbliche, di case di cura private ed in regime di convenzione
pubblico-private...".
La deputazione consiliare di Rifondazione Comunista evidenzia che "nel
territorio di Telese insistono - già prima dell'approvazione del piano
sanitario elaborato dalla Regione Campania nel 1998 - varie strutture
sanitarie che offrono assistenza diurna e notturna in regime pubblico ed
accreditato... con 854 posti letto (dati tratti dal sistema informativo
dell'Asl pertinente)... la stessa Regione è dotata di ordinamento... dal
quale discendono le norme ed i parametri di riferimento per le strutture
sanitarie - da adeguare e/o da edificare ex novo - insistenti su tutto
il territorio regionale...". Con la stessa delibera (la n. 7301 del
31/12/2001) ed in suoi atti consequenziali - fanno notare i consiglieri
di Rifondazione - la Regione "ha regolamentato la edificazione e le
autorizzazioni da acquisire per l'ammissione al novero di strutture
sanitarie...
Le direttive per la
realizzazione di strutture sanitarie impongono di tenere conto delle
capacità produttive di strutture pubbliche, di quelle in corso di
realizzazione (o la cui realizzazione è prevista dalla Regione) nonché
delle strutture pubbliche, delle private e delle private già in
esercizio". Altro aspetto preso in considerazione: nel Piano sanitario
ed in quello ospedaliero approvati dalla Regione nel 1998, ed in quelli
in corso di approvazione, hanno come "finalità prioritaria" l'assistenza
razionale e garantita per l'utenza. In ultimo, poi, viene considerato
che nel "medesimo distretto... insistono strutture pubbliche e
pubblico-private, le quali servono ampi bacini di utenza ma rischiano
tuttavia la chiusura".
Il testo
dell'interrogazione continua con alcuni aspetti "rilevati" in
seguito all'esame degli atti relativi alla Casa di Cura in questione.
"Il Comune di Telese, con delibera consiliare n. 28 del 28 novembre
2001, stabiliva (con voti contrari della minoranza) di localizzare su
un'area a destinazione agricola la predetta casa di cura; la
localizzazione è in deroga al Prg; il 17/9/2001... il sindaco stabiliva
di approvare in deroga il progetto redatto dall'attuale Responsabile
dell'Utc di Telese; la Provincia di Benevento... bocciava il predetto
atto del sindaco in quanto 'non si ravvisavano gli estremi di
procedibilità di istruttoria ai sensi della legge 1357/55 relativa
all'istituto della deroga' e che 'le previsioni dello strumento
urbanistico relative alle destinazioni della zona non sono modificabili
attraverso il rilascio di concessioni edilizie in deroga...'".
A seguito della
bocciatura - continua il testo - il sindaco di Telese Terme "convocava
una Conferenza di servizi che, nella seconda seduta, il 19 gennaio 2002,
è stata rinviata a data da destinarsi per acquisire - nel frattempo -
parere di conformità da parte dei competenti Uffici regionali.
Infatti, frattanto è
sopravvenuta la pubblicazione delle norme che regolano i requisiti ecc.
per la realizzazione di strutture sanitarie".
Alla luce di queste "rilevazioni" nascono altre considerazioni. "La casa
di cura che si vorrebbe costruire - riporta l'interrogazione - verrebbe
a sommarsi ad altre strutture nel comprensorio di Telese... già
sovradimensionate rispetto a quanto preordinato dal piano sanitario
regionale; le dette esistenti strutture - specie le pubbliche - possono
essere migliorate e potenziate a vantaggio della collettività residente
invece di costringerla a rivolgersi a strutture private con ulteriori
onerosi costi aggiuntivi".
Il gruppo consiliare di Rifondazione chiede di "indagare verificare se
non vi siano interessi privati o di qualche gruppo alla realizzazione
'ad ogni costo' della casa di cura di cui trattasi; verificare se il
progetto risponde alle norme programmatorie e strutturali nazionali e
regionali vigenti; verificare l'iter procedurale seguito in relazione
alla pianificazione territoriale ed urbanistica oltre che sanitaria".
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